Galatina ter 01-06, 2024 (see individual works at the bottom of the page).
The other series, consisting of twelve reworked stills, 30×40 cm: Galatina remix.
And the performed remastering of Gianfranco Mingozzi documentary film: La Taranta remix.
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Questo è il grande giorno delle tarantate. Una volta l’anno esse scrollano il peso e il tormento del loro numero anonimo nella società e della privazione di diritti elementari, e possono recitare la loro disperazione davanti a una folla di spettatori.
I tarantati dicono di sentire la noia all’inizio del male, male che viene curato con le cadenze di una musica fortemente ritmata e continua, e con la danza della piccola taranta, la tarantella. Gli strumenti musicali di cura sono: violino, fisarmonica, tamburello. Il violinista fa il barbiere, il tamburellista è contadino, il suonatore di fisarmonica mette i morti sotto terra.
E il 28 giugno di ogni anno, sotto il sole, mentre i carri portano un suono cupo di solchi lacerati, di torrenti, pietra su pietra colore del fuoco, vanno le tarantate, e quelle che sono state liberate del male, nella cappella di San Paolo, con la speranza di ascoltare, dal forte labbro del Santo, una parola che annienti ogni forza malefica sulla croce di due pietre.
Giungono altre donne. La speranza di guarire si ripercuote sulla loro anima, ogni anno. Il morso, come il rimorso, è aspro da sottomettere.
Qui, il tarantismo comincia la sua morte. Interdetta dalla pietà cristiana, la musica la danza, disarticolata la disciplina del ritmo e della melodia, moltiplicate le possibilità di contagio di queste frane della psiche fra il formicolio delle ammalate, il tarantismo, nella cappella di San Paolo, è già nella sua parabola di crisi.
Quello che poteva sembrare oleografia o folklore entra ora nel campo della cura neurologica. Nell’evoluzione del mondo di oggi, quest’antica eredità del medioevo consuma ormai il suo ultimo tempo.
(I testi che precedono sono estratti dal commento di Salvatore Quasimodo per il documentario di Gianfranco Mingozzi, La Taranta (18′ 32”, 1962, musiche originali registrate da Diego Carpitella; fotografia di Ugo Piccone; consulenza di Ernesto de Martino).
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Un estratto di La Taranta remix (rilettura di Quasimodo sovrapposta al commento originale):
La versione integrale del documentario di Gianfranco Mingozzi:
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La prima parte della scaletta presentata da Mingozzi, scrupolosamente rispettata da Quasimodo (da Gianfranco Mingozzi, La Taranta, Lecce 2009, p. 36).
* Per un’analisi del testo di Quasimodo vedi: Héloïse Moschetto, “Dall’esorcismo al trasumanar : le tarantolate di Salvatore Quasimodo”, Babel [web], 42, 2020.
** La scrittrice e fotografa Suzanne Doppelt si è ispirata al documentario di Mingozzi per il suo Meta donna (Paris, P.O.L, 2020).
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Il titolo di questi lavori è Galatina. Il formato è 20×30 cm. I quadretti sono numerati nell’ordine, da 01 a 09.
La tecnica: fermi immagine stampati in UV su celluloide, tasselli di puzzle dipinti all’acrilico, carta topografica ritagliata.
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Series completed June 28, 2022, at La Verrière, France.
Work resumed in March 2023, with the addition of six new pieces:
Galatina 10, 20×30.
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Galatina 11, 20×30.
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Galatina 12, 20×30.
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Galatina 13, 20×30.
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Galatina 14, 20×30.
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Galatina 15, 20×30.
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And the last version of the work Galatina ter) with the remaining 20×30 (November 2024):
Postilla: mail circolare a qualche amico italiano.
Salve. Attirerei la vostra attenzione sul compimento di una serie (stavolta per davvero, ho finito il colore!), Galatina 1961, che mi tiene occupato da un paio d’anni, insieme con un’altra sui mostri marini di Ulisse Aldrovandi e le coste del Mediterraneo, A Sea-change.Mi era parso interessante vedere come un fenomeno di cultura popolare, abbastanza ‘’di nicchia’’, è stato ripreso dalla società dello spettacolo, anche grazie al documentario antropologico di Gianfranco Mingozzi girato in Salento a fine giugno 1961.Ho ripreso quindi la giornata del 28 giugno 1961 in una serie di fermi-immagine da cui ho tratto due serie di lavori, per l’appunto il Galatina e un Galatina remix di dodici pezzi 30×40 cm, in cui i tasselli di puzzle dipinti di rosso finiscono per coprire completamente il soggetto, secondo la nota sequenza del Fibonacci.Accessoriamente, ho tradotto in francese il bel testo di Salvatore Quasimodo che accompagnava il film di Mingozzi e l’ho sovrapposto al commento originale. Questo ha dato la performance La Taranta remix (Carré d’Art novembre 2023 e Radio Rayvox novembre 2024).Saluti cordiali,SP